L’eroina non è mai andata via: intervista al Dott. Edoardo Polidori

Continuiamo a parlare di eroina, in particolare del consumo di eroina fumata da parte di giovani e giovanissimi; questa volta la redazione di Drug Advisor ha raggiunto al telefono il dottor Edoardo Polidori, direttore del Ser.T di Forlì, che lavora in questo mondo dal 1982.

Possiamo parlare di un ritorno dell’eroina o in fondo è cambiata solo la modalità di assunzione?

Non possiamo parlare di un ritorno, perché l’eroina non è mai andata via. C’è un cambio della modalità di assunzione perché è cambiata l’eroina che si trova in circolazione. L’abitudine a fumare, che era presente da sempre in alcuni contesti europei, si è diffusa anche in Italia tra i giovani e i giovanissimi. Se fino a qualche anno fa l’uso dell’eroina ci faceva pensare immediatamente alla siringa, oggi non è più così.

Ha mai trattato casi di giovani consumatori di eroina fumata?

Non li ho trattati direttamente, ma al Ser.T di Forlì i giovani accedono principalmente per questo problema. Arrivano quasi sempre da soli, se sono minorenni a volte accompagnati dai genitori che hanno scoperto questo consumo. Si rendono conto di fare fatica a gestire i costi e tutto quello che il “mondo” dell’eroina comporta e allora arrivano al Ser.T con un’unica richiesta: voglio smettere.
In realtà chi si rivolge al Servizio (giovani e anziani, non fa differenza), desidera tornare a gestire l’eroina, perché ha perso il controllo e il suo grande desiderio è recuperarlo.

Da un punto di vista della prevenzione, cosa direbbe a genitori ed educatori?

Direi che l’eroina fumata, escludendo i rischi derivanti dall’utilizzo della siringa, comporta esattamente le stesse problematiche dell’eroina iniettata. Molti sono convinti di poter gestire l’eroina perché “non si bucano”, come se questa fosse una differenza sostanziale. E’ irrilevante dal punto di vista della dipendenza e inoltre occorre sempre tener presente com’è fatta la persona. I giovani considerano l’eroina fumata come l’alternativa meno pericolosa, ma non è così. Viene percepita comunque come un salto rispetto al consumo di cannabis; sono consapevoli che si sta passando da una sostanza tutto sommato sdoganata come la cannabis, ad una sostanza che comporta rischi molto diversi.

A proposito di cannabis, lei considera questa sostanza come porta d’accesso per l’eroina?

Un mio collega ha detto tempo fa una frase che io condivido molto: chi fa alpinismo estremo ha cominciato facendo le passeggiate in montagna, questo non vuol dire che tutti quelli che fanno le passeggiate in montagna faranno poi alpinismo estremo. Si cercano sensazioni molto diverse. E’ chiaro che se una persona non ama sperimentare, non è curiosa e dice “non fumerò mai una canna in vita mia”, è molto difficile che arrivi a consumare eroina. Sicuramente le persone che usano eroina è molto facile che da adolescenti abbiano consumato cannabis.

Quali possono essere i segnali del consumo di eroina fumata?

L’uso della carta stagnola in casa e i comportamenti del figlio. Non dimentichiamoci che l’eroina ha un costo, quindi dipende anche dal budget che i figli hanno a disposizione. Il genitore che dice: “io non l’avrei mai immaginato” e poi si scopre che dava al figlio 100 Euro alla settimana.
E’ abbastanza difficile dire qual è l’indizio, l’importante è capire i figli: se uno dovesse avere un figlio che usa sostanze (parliamo anche di cannabis), l’importante è capire cos’è che gli riempie la vita: la passione per la musica, per lo sport; può essere interessato alla scuola o avere tanti amici, sono queste le cose importanti, il fatto che ogni tanto usi sostanze è la cosa meno importante di tutta la sua adolescenza. E vale anche l’esempio opposto: se mio figlio andava a calcio e non ci va più, era interessato alla scuola e non ci va più, amava la musica e non la ascolta più, lo vedo chiuso in casa e comincio ad avere il sospetto che faccia uso di sostanze devo drizzare le orecchie, non perché compare la sostanza, ma perché ho un figlio che è in una fase di ritiro rispetto a tutto il resto della sua vita.

Quali sono secondo lei le motivazioni che spingono un giovane verso il consumo di eroina fumata?

Un adolescente che usa sostanze lo fa di solito per curiosità, perché ha voglia di provare, come si provano tante altre cose in adolescenza. A volte capita si hanno dei problemi, si vivo dei conflitti in famiglia e si vive in uno stato di ansia e di tensione, allora le sostanze possono essere una soluzione per sedarle. Dire che l’adolescente che usa sostanze lo fa perché ha dei problemi, trovo che sia una banalizzazione molto triste.

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