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RAVE
Feste o party solitamente non autorizzati o comunque al limite della legalità, organizzate da tribe o crew (a volte anche attraverso il tam tam dei socialnetworks) in spazi aperti o locali abbandonati. Questo stile aggregativo prevede musica solitamente techno o goa ad un volume estremamente elevato; la durata dell’evento può arrivare anche a più di una settimana. In questi contesti è diffuso il consumo di sostanze psicoattive in particolare delle cosiddette club drugs (MDMA, speed, cocaina, ecc.) che aumentano le prestazioni e non fanno percepire i sintomi dell’affaticamento.

RIDUZIONE DEL DANNO
Strategia di intervento che consiste nel ridurre i danni dovuti al consumo di sostanze. Tale approccio si caratterizza per non essere giudicante o stigmatizzante. Il consumo di sostanze viene accettato come punto di partenza attraverso il quale veicolare informazioni e instaurare la relazione. Alcune azioni di riduzione del danno comprendono lo scambio di siringhe o la distribuzione di materiale sterile per il consumo (ad esempio cannucce per il consumo di polveri).

RIDUZIONE DEL RISCHIO
Strategia di intervento che possiamo collocare tra la prevenzione secondaria e la riduzione del danno. Tale modalità di intervento mira a ridurre i rischi legati al consumo di sostanze stupefacenti, sia promuovendo una maggiore conoscenza delle sostanze stesse e dei loro meccanismi di funzionamento, sia, nelle fasi di consumo, riducendo i fattori di rischio. In quest’ultima accezione, un esempio può essere la distribuzione di acqua nei luoghi del divertimento, in cui vi è consumo di sostanze stimolanti per contrastare il rischio di colpo di calore o l’eccessiva disidratazione da abuso di alcol.

 

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Pubblicato su Vocabolario.
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