Informare e aprire un dialogo su tematiche di stretta attualità, come il consumo di sostanze legali e illegali, l’utilizzo dei new media, il gaming e il gioco d’azzardo. È con questo obiettivo che il Comune di Bologna – in sinergia con due realtà del privato sociale, La Carovana Società Cooperativa Sociale e Open Group – promuove il progetto “Guida la Notte”, realizzato per offrire percorsi di prevenzione, formazione e riduzione dei rischi. Un progetto che si declina in tre direzioni, a seconda del target di riferimento che comportano, naturalmente, l’utilizzo di linguaggi diversi. Ecco, allora, Guida la Notte – Il Paese delle Meraviglie che si rivolge alle scuole secondarie di primo grado, Guida la Notte – Free Zone pensato invece per le scuole secondarie di secondo grado e Guida la Notte – Beat Project dedicato ai contesti del divertimento.
Gli operatori del progetto Guida la Notte – Free Zone sono osservatori privilegiati rispetto ai fenomeni che riguardano il consumo di sostanze e le cosiddette new addiction (o dipendenze senza droghe). Nel corso dell’anno scolastico 2019-2020 gli educatori e le educatrici hanno rilevato la necessità, da parte di alcune classi, di confrontarsi sul consumo di alcol e farmaci (analgesici, ansiolitici e oppioidi). Durante gli incontri in classe è emerso il bisogno di approfondire il discorso sulla legge che riguarda l’utilizzo di sostanze a partire dai cannabinoidi (marijuana e hashish), per poi dedicare ampio spazio alla cannabis “light”, ovvero la cannabis che contiene CBD (principio attivo miorilassante) e percentuali di THC (principio attivo dai blandi effetti allucinogeni) inferiori allo 0,2.
Altro argomento che ha preso sempre più spazio nel confronto tra educatori e studenti è stato quello dei new media: in diverse classi si è partiti proprio dalla difficoltà degli alunni e delle alunne di sollevare lo sguardo dallo smartphone, per approfondire potenzialità e rischi dello strumento. È emerso un utilizzo quasi totalizzante di social network (Instagram e Tik Tok) e di videogames che in alcuni casi verrebbe abbinato al consumo di energy-drink. L’obiettivo di tale strategia sarebbe quello di ridurre le ore di sonno notturne mantenendo comunque alte le performance durante il giorno. Questi aspetti legati all’utilizzo dei new media potrebbero rivelarsi strettamente connessi al rischio di ritiro sociale in adolescenza (o sindrome di Hikikomori). La possibilità di condividere in classe le conoscenze sull’argomento, unita al raccordo con gli adulti significativi degli istituti scolastici – siano essi insegnanti o genitori – ha facilitato l’emergere di eventuali situazioni agli esordi e ha permesso la valutazione di possibili interventi in rete con i servizi del territorio.
Un altro tema emerso nei primi mesi dell’anno scolastico 2019-2020 è stato quello della dark net (o deep web). Gli educatori e le educatrici hanno avuto modo di rilevare molte domande in merito a questa “zona” della rete e in alcuni casi anche una presunta competenza nel muoversi all’interno di essa.
In alcuni gruppi classe è emersa inoltre la necessità di approfondire il tema del gioco d’azzardo: gli educatori hanno avuto modo di decostruire l’immaginario relativo alla facilità della vincita e di ribadire che per legge l’accesso a qualsiasi forma di azzardo è vietato ai minori di 18 anni. Su questo punto è emerso che il “gratta e vinci” e le scommesse sportive sono molto diffuse tra gli studenti che faticano a percepirli come giochi d’azzardo veri e propri.
Uno dei punti di forza di Guida la Notte – Free Zone risiede nel rapporto con gli altri attori che operano nei vari istituti scolastici: si evidenzia dunque l’importante confronto con lo psicologo/la psicologa e con i/le docenti del CIC (Centro di Informazione e Consulenza). In alcune situazioni gli operatori hanno accompagnato sia studenti che genitori verso tali risorse, mentre in altre è avvenuto il processo inverso.
Durante la fase del lockdown le attività del progetto Guida la Notte – Free Zone si sono spostate online. Il Comune di Bologna ha compreso il momento di difficoltà vissuto da gran parte degli studenti e ha dato modo agli educatori e alle educatrici di incontrare le classi sulle piattaforme utilizzate dagli istituti scolastici. In questa fase sono stati realizzati un profilo Instagram rivolto agli studenti e una pagina Facebook dedicata ai genitori e agli adulti significativi. Il profilo Instagram è nato con l’obiettivo di coinvolgere i peer educator (educatori alla pari) delle classi quarte, nella creazione di contenuti. Grazie alla collaborazione con gli operatori di Guida la Notte – Beat Project, sono state realizzate due video-interviste: una relativa al lavoro nei contesti del divertimento e l’altra sul gioco d’azzardo. Il macro obiettivo, ovvero quello di informare e rendere protagonisti gli studenti utilizzando una metodologia dialogica e aperta al confronto, è stato raggiunto anche “a scuole chiuse”. Per l’anno scolastico 2020-2021 l’offerta educativa concordata insieme al Comune di Bologna si presta alla flessibilità richiesta da questo periodo senza precedenti. Gli operatori e le operatrici potranno infatti essere impegnati sia in presenza che sulle piattaforme digitali.