Dal 2 novembre gli operatori del Servizio Dipendenze Patologiche dell’Ausl (SerDP) di Bologna sono presenti nei locali di Area15 il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 13. Si rafforza quindi il servizio di promozione della salute, prevenzione e informazione riguardo all’uso delle sostanze nell’ottica del contrasto alle dipendenze promosso dal Comune e realizzato dalle cooperative sociali Open Group e La Carovana.
Al servizio dell’utenza – giovani dai 13 ai 24 anni – ci sarà un’équipe interdisciplinare integrata con varie professionalità: psicologo, psichiatra, infermiere, educatori professionali in ambito socio educativo. Una novità che si affianca a quella del numero verde 800 105999 per genitori e adulti di riferimento; si tratta di un numero già attivo cui si può telefonare ogni pomeriggio dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18.
Cosa succede a Area15
Nel servizio si svolgono azioni di sensibilizzazione alle problematiche derivanti dall’uso di sostanze, percorsi educativo-psicologici personalizzati, attività, laboratori, anche di gruppo, eventi informativi e formativi sul tema delle sostanze e dei rischi a esse connessi. Dal punto di vista più strettamente sanitario viene effettuata l’accoglienza e la prima diagnosi, escludendo il trattamento farmacologico e attraverso il dialogo con l’équipe multidisciplinare si può valutare anche un invio ai servizi o una presa in carico leggera.
L’integrazione con il SerDP completa il rafforzamento previsto dal Comune e per il quale, dal 2019, sono previsti a bilancio 540 mila euro complessivi fino al 2021 per potenziare i servizi di contrasto alle dipendenze e arricchisce l’offerta di Area15.
Area15 è collocata strategicamente in zona universitaria, in via de’ Castagnoli 10, e potenzialmente si rivolge a un target di 35mila giovani – tanti sono i residenti in città tra i 14 e i 24 anni – ai quali aggiungere la popolazione dell’ateneo. È dotato di un sito internet www.area15.it, uno spazio virtuale di approfondimento su temi specifici in rete con altri siti web regionali come www.drugadvisor.it e progetti come “Giovani consumatori”, “Youngle”, “Percorsi di accoglienza e trattamento di adolescenti e giovani che accedono al Pronto soccorso”, “Prevenzione per giovani consumatori di cannabinoidi”.
Riorganizzarsi in pandemia
Nel corso del semestre gennaio-giugno 2020 sono state 32 le persone che hanno svolto colloqui di accoglienza e, per diversi di loro, successivi percorsi di sostegno e consulenza. Dal punto di vista quantitativo 18 sono famigliari e 14 adolescenti e giovani. L’avvento dell’emergenza Covid-19, che ha comportato la chiusura del servizio con modalità in presenza dall’11 marzo al 31 maggio, ha portato immediatamente l’équipe di lavoro a riflettere su una nuova proposta e sui relativi strumenti attraverso videochiamate, chat e utilizzo dei social network. Il servizio ha svolto i colloqui in modalità a distanza dall’11 marzo al 31 maggio: sono stati svolti 98 colloqui a distanza (51 a carattere educativo, 47 a carattere psicologico) coinvolgendo 19 persone (12 giovani, 7 genitori).
L’emergenza sanitaria ha portato e porterà a un flessibile adattamento alla contingenza, permettendo di sperimentare nuove modalità di consulenza, nuove opportunità e apprendimenti attraverso la combinazione del lavoro in presenza fino a che è possibile svolgerlo e del lavoro a distanza. Per questo, compatibilmente con le normative per il contenimento del coronavirus, sono previste anche attività laboratoriali sempre funzionali per intercettare giovani e costruire relazioni significative, promuovere strumenti di ascolto e conoscenza di sé e delle proprie risorse.
Gli obiettivi dei laboratori sono: costruire, attraverso strumenti innovativi, uno spazio per rispondere al bisogno emergente dei giovani di vivere esperienze in una modalità pro-attiva;
costruire relazioni significative, permettendo ai partecipanti di vivere esperienze in cui emozioni e risorse personali possano essere espresse in un “luogo” protetto con figure competenti; avviare un confronto e una riflessione sulle proprie esperienze, non solo legate al consumo ma, in senso più generale, allo stile di vita e ai propri bisogni.
Attività sui social network
I social media hanno un ruolo cardine nel divulgare il servizio, comunicare le iniziative organizzate in modalità remota e aprire riflessioni su tematiche correlate agli stili di vita e di consumo delle persone connesse agli account. Il profilo Instagram e Facebook – @area15_ e @area15bologna – hanno lo scopo di incentivare dialoghi e confronti sui comportamenti a rischio, le sostanze legali e illegali e di filtrare la vasta comunicazione, nonché le fake news, che coinvolgono i diversi canali divulgativi presenti sui social network e nel web. I contenuti dei post valorizzano collaborazioni e contenuti, partendo dalle competenze e dalle rappresentazioni sociali del target di elezione.