Gli ultimi tempi mostrano il ritratto di giovani in forte difficoltà ad appropriarsi della propria condizione di individui autonomi e responsabili. L’ansia sembra essere il disturbo giovanile del nuovo secolo, connotata dalla paura della frustrazione e del confronto con se stessi, le proprie scelte, i propri sbagli.
Ma ad essere fortemente in crisi sembrano in primis i genitori: grossa per loro l’insicurezza e la fatica nella gestione delle relazioni e nell’accompagnamento all’autonomia.
I fattori sociali e culturali che causano queste difficoltà sono molteplici, dalla mancanza di chiare prospettive future alla moltiplicazione (o assenza?) di modelli di riferimento, dalla rivoluzione mediatica ai mutamenti familiari.
Sicuramente il cambiamento delle relazioni tra adulti e nuove generazioni pone genitori e figli in una situazione inedita rispetto al proprio ruolo e ai propri vissuti: il modello non è più autoritario e verticale, ma si dà maggiore importanza alle relazioni e ai legami affettivi, quindi al dialogo, al confronto e alla partecipazione.
Abbiamo chiesto un pare agli operatori del Servizio L.O.O.P del Distretto Pianura Est di Bologna, servizio del SerT dell’ Azienda USL, che -oltre a giovani ed adolescenti- incontrano spesso genitori.
Maria Francesca Valli, psicologa del servizio, ci parla del cambiamento culturale in atto nelle famiglie e delle difficoltà emergenti.
Osserviamo come i genitori investano moltissime energie e significati sui propri figli risultando più protettivi che in passato, occupati a tenerli lontani dalle piccole o grandi sofferenze che potrebbero provare nella vita, poco disponibili ad accettare la separazione. E succede che i giovani siano meno esposti alle esperienze libere di gioco, socializzazione e apprendimento, raramente coinvolti in compiti di fatica e organizzazione casalinga e infine poco educati alla gestione del fallimento, essenziale scontro per divenire più consapevoli di sè, delle proprie capacità e crescere.
Mario Enrico Cerrigone, educatore del Servizio Loop, ci racconta come spesso gli adulti possono anticipare bisogni e sogni di bambini e ragazzi rischiando di limitare la loro capacità di desiderare anzichè stimolarla
e ci da qualche suggerimento su come possono essere più efficaci i genitori del nuovo millennio.
E’ un mestiere difficile quello del genitore, oggi forse di più! Le madri e i padri del nuovo millennio sono infatti chiamati a crescere come persone e come genitori a fianco dei propri figli, in mezzo ad un mare magnum di modelli di riferimento innumerevoli e contrapposti.
Ecco la nuova sfida: trovare la strada per valorizzare le caratteristiche importanti che oggi connotano i ragazzi e i rapporti familiari, tra cui dialogo, partecipazione, creatività e consapevolezza, ma allo stesso tempo esercitare quel ruolo fiducioso di sostegno alla crescita verso l’autonomia.
Abbiamo incontrato Caterina Orlando, responsabile dell’Area Infanzia Adolescenza e Giovani dell’Ufficio di Piano Pianura Est, che organizza da alcuni anni incontri e appuntamenti per genitori in raccordo con i professionisti del Consultorio familiare e del Servizio Loop.
Ci ha raccontato l’importanza di sviluppare spazi per genitori, non solo tematici ma anche liberi, che permettano ai genitori stessi di confrontarsi e valorizzare le proprie potenzialità fungendo da sostegno reciproco.