Codeina, darkweb, connessione permanente: una giornata di confronto sulla prevenzione

In Sala Tassinari nel pieno centro storico di Bologna si sono dati appuntamento Comune, Azienda USL, Università di Bologna e privato sociale per confrontarsi sui risultati del percorso di valutazione del Progetto Guida la Notte Sez. Il Paese delle Meraviglie – curato dalla Cooperativa Open Group – e Sez. FreeZone – gestito da La Carovana ONLUS – per il biennio scolastico 2015-2016 e 2016-2017.

Dopo l’apertura della Direttrice dell’Area Benessere di Comunità Maria Adele Mimmi, la Prof.ssa Bruna Zani del Dip. Di Psicologia dell’Università di Bologna ha illustrato il percorso che ha portato alla definizione degli obiettivi, degli indicatori e degli strumenti per valutare i due progetti: Il Paese delle meraviglie attivo all’interno delle scuole secondarie di primo grado e FreeZone che opera negli istituti secondari di secondo grado.

La Prof.ssa Zani ha evidenziato come il processo che si è articolato in una serie di incontri con le due équipe sia risultato complesso in alcune fasi. Gli operatori hanno riflettuto a lungo sui bisogni dei destinatari degli interventi rischiando a volte di confonderli con i propri. La compresenza dei due gruppi di lavoro ha permesso di far emergere la diversità degli obiettivi e delle metodologie favorendo il confronto tra i vari professionisti.

Dopo una prima parte relativa alla metodologia, prendono la parole la Dott.ssa Claudia Iormetti e la Dott.ssa Ilaria Pietrafesa per illustrare i risultati della valutazione del progetto Il Paese delle Meraviglie.

Gli interventi hanno interessato 10 scuole superiori di primo grado della città di Bologna. Le classi prime hanno svolto un percorso di due incontri da due ore ciascuno relativo al mondo digitale; le classi seconde hanno seguito tre incontri da due ore ciascuno sulla crescita e il cambiamento dell’immagine di sé; le classi terze hanno affrontato un percorso da due incontri di due ore ciascuno su vecchie e nuove dipendenze.

In seguito ha preso la parola il Dott. Alberto Sondo, coordinatore del progetto FreeZone che ha interessato 10 istituti secondari di secondo grado del territorio di Bologna. Il progetto ha previsto l’attivazione di percorsi laboratoriali nelle classi prime o seconde della durata di due o tre ore. In alcuni istituti gli operatori hanno formato un gruppo di peer educator che hanno poi condotto gli incontri nella classi di grado inferiore. Si evidenzia anche la stretta collaborazione con il Progetto Guida la Notte Sez. Beat Project (che si occupa di riduzione dei rischi nei contesti del divertimento) nell’organizzazione di una festa di fine anno scolastico per tutti gli studenti delle scuole coinvolte.

Gli obiettivi macro individuati dalle équipe coordinate dalla Prof.ssa Zani sono: promuovere una cultura della prevenzione, promuovere la rete dei servizi, sensibilizzare rispetto alle criticità e problematicità dei comportamenti a rischio.

Gli obiettivi micro emersi invece sono: aumentare il livello di informazione sul tema da parte dei/delle studenti/esse, conoscere e monitorare fenomeni nuovi o ricorrenti, creare un clima di dialogo e uno spazio di confronto.

Una volta individuati tali obiettivi, le équipe si sono interrogate su quali fossero gli strumenti più adeguati per la rilevazione. Attraverso il confronto tra vari operatori, per quanto riguarda FreeZone, si è giunti alla stesura di tre questionari: il primo per sondare le conoscenze in ingresso, uno per verificare le conoscenze acquisite grazie al percorso e un terzo questionario di gradimento dell’attività in cui poter esprimere critiche e suggerimenti per migliorare ulteriormente i laboratori.

Per quanto riguarda la rilevazione degli obiettivi qualitativi, si è scelto di utilizzare lo strumento del diario di bordo, utile per annotare il numero di studenti intervenuti, i nuovi fenomeni ricorrenti e il clima d’aula riscontrato.

L’équipe del progetto Il Paese delle Meraviglie ha redatto un questionario relativo alla percezione del rischio e un altro di gradimento. Per facilitare e sistematizzare l’osservazione dei vari gruppi classe, il gruppo di lavoro ha scelto una scheda di rilevazione.

Nel complesso gli obiettivi individuati insieme alla Prof.ssa Zani sono stati raggiunti e anche il livello di gradimento delle attività è risultato elevato. Proprio grazie ai questionari di gradimento è stato possibile rilevare alcuni suggerimenti ricorrenti: la possibilità di fare più incontri, di utilizzare materiali audiovisivi e di ascoltare testimonianze di ex-tossicodipendenti.

Le suggestioni che entrambe le équipe hanno portato alla tavola rotonda che ha seguito le relazioni, hanno riguardato la volontà di collaborare in modo proficuo con il corpo docente e con le altre risorse che operano all’interno degli istituti per portare avanti un discorso organico e composito

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