Il consumo di droghe nei giovani: dati veri o vere impressioni?

NaifMolto spesso gli adulti si chiedono cosa consumino i giovani, quali siano insomma le principali sostanze stupefacenti usate. Oppure quante ne consumino. Le risposte non sono semplici. Da un lato vi sono le pubblicazioni scientifiche e le ricerche accreditate. Dall’altro vi sono però le impressioni degli operatori dei servizi per le dipendenze , ma anche quelle degli educatori e delle famiglie. Impressioni appunto, frutto quindi di una visione parziale, a volte potremmo dire locale . E proprio per questo forse meno vicine alla realtà dei fatti, ma a loro modo vere anch’esse. Una visione che puo’ essere chiamata ‘naif’ , ingenua od intuitiva, non legata cioè a forme di riscontro e raccolta dati scientifiche. Succede però che a volte le due cose possano coincidere . I dati rispecchiano le impressioni. E’ questo il caso di alcuni dati leggibili nel rapporto EMCCDA 2016. L’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze – secondo la traduzione della sigla inglese – ha presentato da pochi mesi la ‘Relazione europea sulla droga – tendenze e sviluppi’ , che raccoglie informazioni significative per il nostro continente . Tra le tante cose interessanti vi possiamo leggere come ‘ i modelli di poliassunzione siano la norma tra coloro che hanno problemi di droga ‘. Un fatto che molti operatori sanitari vedono ormai da tempo sul campo. Insomma: non ci si affeziona solo ad un’unica sostanza, ma spesso se ne alternano diverse, passando così dall’una all’altra od anche mescolandole. Chi ha gravi problemi di dipendenza dalle droghe è quindi spesso un poliassuntore.

Nel rapporto troviamo tante altre informazioni. Alcune anche su Internet , sovente al centro della discussione tra scuola, servizi e famiglie. ’L’offerta di droghe attraverso fonti on line – afferma il Rapporto 2016 – sembra in aumento, anche se a partire da un livello basso, ed il potenziale di espansione del fenomeno sembra considerevole.’ Anche in questo caso un fenomeno ormai sospettato e temuto da tante famiglie trova un riscontro effettivo in una pubblicazione scientifica. Ma cosa consumano principalmente i giovani assuntori di sostanze ? Le stime dell’osservatorio europeo ci dicono che nell’ultimo anno oltre 16 milioni di giovani tra i 15 ed i 34 anni hanno assunto cannabinoidi, che rimangono la sostanza principale d’uso. Giova sottolineare come questo numero importante puo’ essere scorporato ulteriormente: 9,6 milioni avevano tra i 15 ed i 24 anni , ossia il 16,4% di questa fascia di età. E’ probabile che qui il dato scientifico e quello che emerge spesso dal vissuto degli operatori e delle famiglie invece non coincidano. Non tutti i giovani usano regolarmente cannabinoidi , e parrebbe neppure la maggioranza di loro. Anzi . Forse molti di noi hanno pensato qualche volta il contrario.

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